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Il pavimento a secco a differenza di quello tradizionale richiede una manodopera minore, e garantisce solidità ad un prezzo inferiore. I pavimenti a secco infatti, non richiedono l’uso di collanti per la posa delle piastrelle, tuttavia mantengono la stabilità e la sicurezza di una pavimentazione permanente.
Proprio per questi motivi, il pavimento a secco viene utilizzato per realizzare pavimentazioni temporanee. Si tratta di una soluzione ideale per fiere ed eventi, temporary shop, e tutte quelle occasioni che prevedono non solo l’installazione degli spazi espositivi, ma anche un elevato passaggio di pubblico. In questi casi è fortemente necessaria la realizzazione di un pavimento bello e robusto. Ma è anche indispensabile adottare un sistema di posa che possa essere eseguito in tempi rapidi, e possibilmente poter recuperare il materiale a fine manifestazione.
Sappiamo bene come in eventi temporanei, come le fiere, esposizioni e mostre, sia fondamentale la rapidità di esecuzione per poter aprire il prima possibile le porte agli espositori e al pubblico.
I pavimenti a secco per interni presentano una serie di vantaggi non indifferenti. Abbiamo già detto che sono la soluzione ideale nel caso di pavimentazioni per eventi temporanei. Sia per la rapidità della installazione che per la possibilità di riutilizzo dei materiali.
Vediamo dunque, quali altri vantaggi presenta un pavimento a secco.
Un altro vantaggio molto importante è che si tratta di un pavimento davvero semplice da rimuovere. Non ci sarà bisogno dunque, di distruggere le lastre utilizzate, ma potranno semplicemente essere rimosse e magari impiegate da un’altra parte per un nuovo evento.
Il pavimento a secco interno può essere realizzato con diversi modelli di mattonelle e lastre e questo senza dubbio porta a una variazione di prezzo. Tuttavia, l’economicità di questa soluzione, consiste nel risparmio dei tempi di installazione e nella possibilità di riutilizzo del materiale.
Visti i tanti vantaggi vediamo ora le varie soluzioni di pavimento a secco per interni.
A tutti i punti di forza sinora visti per una pavimentazione con posa a secco, dobbiamo poi unire le numerose caratteristiche estetiche e tecniche del gres porcellanato.
Il gres porcellanato è noto ad esempio, per resistere alle macchie, agli urti e a qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica. Resiste a lungo nel tempo e può essere installato senza problemi tanto all’interno quanto all’esterno degli edifici. Non teme gli agenti atmosferici e nemmeno gli attacchi chimici.
Inoltre, il gres porcellanato può essere fornito in lastre sottili, le quali mantengono le caratteristiche tecniche di quelle più spessorate, ma risultano molto più versatili. Infatti, sono più maneggevoli e possono essere utilizzate in grandi formati, per ottenere pavimentazioni moderne ed eleganti.
La pavimentazione galleggiante, detta anche flottante o sopraelevata, consiste in un piano di calpestio formato da lastre in gres, poggiate sopra un solido telaio capace di sorreggere tutta la struttura. Possiamo quindi realizzare pavimentazioni a diverse altezze rispetto alla base, in modo da andare incontro a determinate esigenze costruttive. Lo spazio vuoto sotto il calpestio può essere utilizzato come vano tecnico, ad esempio per far passare cavi o tubi degli impianti.
Il pavimento galleggiante perciò, si rivela una soluzione perfetta per le manifestazioni fieristiche, in quanto consente l’installazione sottostante di qualsiasi soluzione tecnologica. Come sappiamo le aziende presentano alle fiere le loro soluzioni per il mercato. Non è raro infatti assistere a dimostrazioni pratiche di macchinari e innovazioni tecniche, oppure ad allestimenti scenografici per attirare il pubblico. Ad esempio, una fontana con giochi d’acqua, postazioni multimediali che richiedono un particolare cablaggio, e molto altro.
I pavimenti sopraelevati quindi, sono un sistema di pavimentazione che risolve molti aspetti degli allestimenti nelle fiere. Così come l’installazione non richiede molto tempo, nemmeno la sua rimozione risulterà particolarmente dispendiosa. Gli elementi sono infatti, tutti facilmente amovibili e pronti per la prossima esibizione.
Un altro aspetto da non sottovalutare nei pavimenti galleggianti, è il minor carico strutturale. Stiamo parlando di peso inferiore di 1/3 rispetto alla classica pavimentazione statica. Pertanto, si rivela perfetto in edifici storici e anche nelle zone sismiche, visto che non va a caricare ulteriormente sulla struttura.
Un’altra ottima soluzione per realizzare un pavimento a secco in una fiera è Kerlite Easy.
Si tratta di un sistema ideato, prodotto e certificato da Cotto d’Este, storico gruppo manifatturiero leader a livello mondiale.
Kerlite Easy è composto da un materassino di fondo fonoassorbente, sul quale vengono posate le lastre sottili Kerlite. Le lastre sono poi fissate tra loro con uno speciale sigillante che chiude le fughe. Non è quindi necessario l’uso di colla o stucco per l’installazione.
Perché scegliere proprio Kerlite Easy?
Si tratta di una pavimentazione più resistente di quasi tutte le altre installazioni pur restando discrete. Lo spessore infatti è di soli 7 mm e questo la rende particolarmente leggera. Non è necessario demolire il vecchio pavimento per installare il nuovo. Alla base è indispensabile però stendere il materassino Silent, così chiamato perché fonoassorbente, in modo da garantire una buona posa.
Le lastre Kerlite sono presenti in commercio in diversi colori e decorazioni. Una volta che vengono installate per chiudere le fughe si utilizza il prodotto apposito denominato. Il Filler per le fughe, può essere di tipo “fast” oppure “mat”. Il Fast è molto più veloce da applicare e non richiede tempi di attesa. Ideale, per l’installazione in aree fieristiche.